Il CAI dalla sua fondazione ha inteso far conoscere e salvaguardare l’ambiente alpino; i due termini “conoscere” e “tutelare” sono quindi intimamente legati alla “corretta” frequentazione della montagna che il CAI intende promuovere presso i propri soci.
Dal 1987 il CAI è stato riconosciuto dallo Stato Italiano quale Associazione di protezione ambientale e pertanto è impegnato ufficialmente ad assumere iniziative atte a perseguire la difesa dell’ambiente.
Recentemente, nel 2013, il CAI ha inteso ribadire e aggiornare le linee di indirizzo e di autoregolamentazione in materia di ambiente e di tutela del paesaggio attraverso l’adozione del Nuovo Bidecalogo.
(vedi sito www.cai-tam.it).
Con tale strumento il CAI e i suoi Soci intendono impegnarsi eticamente e moralmente scegliendo liberamente di perseguire comportamenti consapevoli verso l’ambiente e il territorio montano; inoltre il CAI, forte della sua lunga esperienza, intende proporre scelte legislative e di pianificazione indirizzate alla tutela dei territori alpini e appenninici in tema di: inquinamento, sviluppo sostenibile, tutela della biodiversità, valorizzazione dei territori naturali, antropici e culturali.
E’ in quest’ottica che l’attività del gruppo Tutela Ambiente Montano (TAM), intitolato alla memoria del socio e amico Fabio Favaretto, è indirizzata su tre ambiti operativi ritenuti strategici:
- l’informazione e la conoscenza tecnico-scientifica del mondo naturale e di quello antropico mirata alla sua conservazione;
- la sensibilizzazione, ossia l’informazione dei soci per un’autodisciplina nelle attività CAI e per la creazione di un movimento di idee per la conservazione del territorio alpino;
- il monitoraggio del territorio, ossia il controllo e la denuncia delle attività non congrue con la conservazione dell’ambiente e i conseguenti interventi in riferimento agli organi amministrativi e legislativi.
Il gruppo sezionale Tutela Ambiente Montano “Fabio Favaretto” partecipa perciò all’organizzazione di un programma intersezionale di escursioni ed incontri con altre sezioni venete denominata vivere l’ambiente.
Il gruppo si fa inoltre promotore di altre attività di sensibilizzazione dei soci collaborando, per l’area di propria competenza, ai corsi organizzati dalle scuole e dagli altri gruppi della sezione e partecipando a manifestazioni ed escursioni organizzate dal CAI per la difesa dell’ambiente.
Segnaliamo inoltre l’avvio nel 2019 della terza edizione del “Premio Fabio Favaretto”, un bando di concorso voluto a ricordo di Fabio, con cui sono stati conferiti due premi di studio per tesi di laurea magistrale, di ricerca e di dottorato che abbiano inteso affrontare le tematiche dell’uso sostenibile e della tutela del territorio montano alpino o appenninico.